Nikkor-H 1:2 50mm Versus AF-S NIKKOR 50mm 1:1.8G (LE) seconda parte

E’ venuto il momento di un commento approfondito su questo confronto tra due obiettivi separati da una cinquantina di anni di età, ma che nella gamma delle ottiche Nikon della propria epoca hanno la stessa collocazione: il normale di seconda fascia di luminosità ‘media’, intorno a f/2 o poco meno (nel caso dei Nikkor ci si è attestati su f/1.8, ma altre case blasonate come Pentax, Canon, Olympus ecc. hanno oscillato tra f/1.9, f/1.8, f/1.7). Il normale -l’obiettivo cosiddetto standard- normalmente più diffuso -prima dell’avvento degli zoommetti transnormali- tra gli utenti comuni della Nikon che non acquistavano l’ammiraglia di turno, ma piuttosto le più economiche Nikkormat, o più tardi la serie FE-FM. In effetti un vero e proprio biglietto da visita per la qualità di un fabbricante di fotocamere. L’AF-S 50/1.8G rappresenta l’ultimo obiettivo Nikon destinato a ricoprire quel ruolo, Il Nikkor-H -uscito sul mercato più di cinquant’anni fa- invece è il secondo in ordine di apparizione, avendo sostituito il modesto Nikkor-S. Questi gli schemi ottici:


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Nikon NIKKOR-H Auto 1:2 f=50mm

Come si vede si tratta di un ‘double Gauss’ ortodosso, quasi perfettamente simmetrico.

sei lenti in quattro gruppi (superfici aria vetro 8), praticamente un clone del coevo Zeiss Planar con le stesse specifiche.

 

 

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Nikon AF-S NIKKOR 50mm 1:1.8 G

Il NIKKOR AF-S sfoggia sette lenti in sei gruppi (superfici aria vetro:12).

Una delle lenti -quella più scura- è asferica: si suppone per migliorare la resa, in particolare a TA. Non mi risulta che ci siano lenti ED.

Veniamo ai risultati. Per le modalità rimando alla precedente puntata. Qui analizzo solo le foto scattate a f/2. Un’avvertenza: ho il forte sospetto che l’AF-S nel Jpeg si avvantaggi di un ‘aggiustamento’ via software (mi informerò, per togliermi la curiosità). In effetti guardando superficialmente le foto (alla dimensione di stampa, visualizzandole sul monitor a 72dpi) l’AF-S sembra molto meglio: come contrasto, colore e nitidezza. Le cose a guardare meglio non stanno affatto così, come vedremo. Per far capire quanto un intervento via software possa falsare il risultati -almeno ad un’occhiata superficiale- vi mostro una correzione della foto del vecchio H: si tratta bensì di un aggiustamento (con photoshop) un po’ ‘ruffiano’, neanche troppo pesante però. E’ interessante anche perché ci da l’idea delle potenzialità del vecchio H, se si potesse giovare delle stesse correzioni dell’AF-S ATTENZIONE: va guardato senza ingrandirlo! Sennò si vede il trucco. I Crop sono invece tratti dalla foto così come uscita dalla Df.

Prima la scena:

H-f2

Con il Nikkor-H a f/2

H-f2-corretta

Nikkor-H ‘aggiustato’

AFS-f2

Nikkor AF-S sempre a f/2

Il fuoco è stato fatto qui:

H-f2-crop-centro

Crop1 H

AFS-f2-crop-centro

Crop1 AF-S

 H-f2-crop-DX

Crop2 H

AFS-f2-crop-DX

Crop2 AF-S

H-f2-crop-semicentro

Crop3 H

AFS-f2-crop-semicentro

Crop3 AF-S

H-f2-crop-antenna

Crop4 H

AFS-f2-crop-antenna

Crop4 AF-S

H-f2-crop-corner-basso-sx-

Crop5 H

AFS-f2-crop-corner-basso-sx

Crop5 AF-S

H-f2-crop-cupola

Crop6 H

AFS-f2-crop-cupola

Crop6 AF-S

Mi sembra che emergano dei risultati interessanti. Analizziamoli, partendo dai dati macroscopici. La resa cromatica dell’AF-S appare migliore, così come il contrasto, sia micro che macro (contrasto ottimo fino ai bordi). La foto dell’AF-S, inoltre, sono più chiare: è evidente la maggiore ‘trasmissione’ (insomma passa più luce) garantita probabilmente più dal trattamento multicoating, che dalla migliore qualità del vetro. Non va esclusa neanche una dichiarazione di massima apertura relativa (f/?) un po’ generosa e truffaldina per il vecchio H, magari un valore di 2.2-2.1 è stato arrotondato a 2 per ragioni commerciali, chissà. Detto questo, a vantaggio dell’AF-S, va fatta osservare a suo disonore una differenza imbarazzante tra lato destro (vedi Crop2)  e sinistro sui soggetti lontani: un disallineamento?

Parlando chiaro: per il resto -tutto il resto- è meglio il vecchio H. Migliore la risolvenza, migliore in ‘contributo di fuoco’ (sembra che abbia più profondità di campo, per dirla così), migliore persino la vignettatura. Migliore a mio parere la ‘pasta’ generale dell’immagine. Comunque giudicate voi.

Alcune considerazioni. L’AF-S usato per le prove è appena uscito dalla scatola, in poche parole è NUOVO (lo sporco che vedete sulla ghiera frontale guardando le foto del mio articolo precedente, è colpa mia). L’H invece ha una cinquantina d’anni alle spalle. Vissuti peraltro lavorando sul campo, e non nel chiuso di un armadio. Il vetro di quegli anni sessanta, soprattutto quello a bassa dispersione, non è ‘stabile’ e spesso subisce una sorta di ingiallimento, addirittura clamoroso nei Nikkor-N prima serie (vedi il 35/1.4 e il 28/2), come ben sanno i Nikonisti di vecchia data o ben informati. Questo comporta tanto un ‘viraggio’ cromatico verso il giallo, quanto una minore trasmissione. Che sia il problema del vecchio H? Così troverebbe spiegazione la sua strana resa cromatica.Se così fosse, c’è una speranza: questi vetri infatti tornano ‘limpidi’ se esposti a raggi UV (di una determinata frequenza, che ora non ricordo) per un tempo adeguato. Prometto che prima o poi tratterò anche il mio H. Ma vi domando: che ne sarà dell’AF-S tra cinquant’anni? con tutta quella plastica…a presto, Giacomo

Nikkor-H 1:2 50mm Versus AF-S NIKKOR 50mm 1:1.8G (LE)

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Ecco i due contendenti: Nikkor-H 1:2 50mm Vs AF-S NIKKOR 50mm 1:1.8G. Finalmente passiamo ad un confronto tra due obiettivi separati da cinquant’anni. Si vede a colpo d’occhio che vengono da due mondi diversi, anche se L’AF-S preso in esame appartiene all’edizione limitata venduta in kit con la Nikon Df e ha dunque quel ring cromato che dovrebbe dargli un’aria ‘classica’. Dico subito la mia sull’estetica e l’ergonomia: del vecchio H c’è poco da dire, esteticamente è un icona! Il suo nipotino AF-S sembra invece troppo cresciuto: non vi sembra anche a voi enorme? Perché Nikon l’hai fatto così grande? Forse sarà per via del motore interno? Bah! A prenderlo in mano da l’impressione -tutt’altro che piacevole, per me- di essere leggerissimo. Più leggero in effetti lo è: 190 grammi contro i 205 per l’H. Purtroppo l’AF-S sembra al ‘tatto’ un oggettino dozzinale e plasticoso, forse perché lo è davvero? al contrario, non c’è bisogno che vi ricordi l’impressione che fa il vecchio H: solido, robusto ecc.La meccanica poi, – se di ‘meccanica’ si può parlare-, cioè la messa fuoco  in manuale, lascia perplessi: è abbastanza morbida, ma ‘ruvida’ al contempo. la corsa è -come di consueto ormai- molto breve (circa 90°), questo implica la reale impossibilità di mettere una scala metrica ben scandita, oltre che dei decenti riferimenti per la profondità di campo (come si vede dalle foto sopra). Inoltre, sebbene questa brevità faciliti probabilmente il lavoro dell’autofocus (si badi che comunque il nostro AF-S NON è un IF), nella messa a fuoco a mano crea non pochi problemi: si potrebbe ingenuamente pensare infatti che la renda più rapida, non è così. Il punto di fuoco si raggiunge bensì più rapidamente, ma ‘scappa via’ altrettanto facilmente, costringendo ad un ‘avanti -indietro’ che finisce per rallentare. Insomma il fuoco manuale dell’AF-S è tutt’altro che piacevole. Naturalmente, è un parere personale. C’è un’altra -per così dire- caratteristica strana della messa a fuoco dell’AF-S: non c’è la ‘battuta’ ad infinito! C’è un ‘oltre corsa’ esagerato, al modo dei super tele luminosi, che rende molto difficoltosa la messa fuoco all’infinito. I risultati sono così aleatori da costringere all’uso dell’autofocus. E qui veniamo al presente test: non me la posso cavare questa volta dicendo che ho usato la stessa metodologia degli altri. Dopo una quantità di tentativi di mettere a fuoco manualmente quello che mi sembrava essere l’infinito, vista l’imbarazzante varietà dei risultati, ho rinunciato e ho dovuto ricorrere al AF. Tenetelo presente: il fuoco non è su infinito (visto che non sono stato capace di individuarlo), ma ‘al centro’, là dove avevo prudenzialmente fissato il punto di fuoco del AF. Per l’H il fuoco è per quanto possibile sullo stesso punto (fuoco confermato come buono anche dal ‘pallino’ del telemetro elettronico della Df), che poi per il ‘vecchio’ H è già quasi infinito! essendoci una differenza di fatto impercettibile dalla battuta finale. Eccoli ancora:

DSC_0005

 

Ecco i risultati:

AFS-f2

AF-S f/2

H-f2

H f/2

AFS-f5e6

AF-S f/5.6

H-f5e6

H f/5.6

AFS-f16

AF-S f/16

H-f16

H f/16

Che ne pensate? Io rimando i commenti dettagliati  a più tardi (devo andare a prendere gli AF, prima che sia troppo tardi), per momento mi sembra che il vecchio H tiene botta!

Nikkor-H 50mm Vs Nikkor-H C 50mm

Finalmente ho trovato un 50 HC bello! Anzi, a dirla tutta, l’ho trovato finalmente dal mio solito fornitore: M&S  http://www.msmaterialefotografico.it/ che ha uno straordinario assortimento di materiale Nikon ‘storico’ (Nippon Kogaku e dintorni, tra cui un incredibile assortimento di Nikon F e F2) nonché ovviamente roba più recente (se passate per Roma andateci, mi raccomando).

Ecco il nostro HC insieme al solito H:

DSC_0003

da solo, così potete vedere come sia praticamente nuovo:

DSC_0005

Solite modalià per le prove: diaframmi f2-f5.6-f16. Ecco i risultati:

H-f2

H f/2

HC-f2

HC f/2

H-f5e6

H f5.6

HC-f5e6

HC f/5.6

H-f16

H f/16

HC-f16

HC f/16

Mi sembra chiaro a questo punto che il vecchio H in mio possesso è veramente un campioncino! L’unico parametro in cui vince l’HC è la resa cromatica, c’era da aspettarselo del resto. L’HC sembra avere una resa cromatica simile -per non dire identica- ai 50/2 ‘gommati’. C’è da aggiungere che le differenze sono assai meno marcate che nei test precedenti. Si conferma inoltre la migliore trasmissione assicurata dal multicoating: le foto del HC sono sistematicamente più chiare, in modo visibile. Comunque, il vecchio H resta il migliore: sarà lui a sfidare i vari AF, oltre naturalmente all’ultimo AF-S!

Vado da M&S a procurarmi gli AF (l’AF-S ce l’ho già). A presto, Giacomo

Nikkor-H 1:2 50mm Vs Nikkor Ai-s 50mm 1:1.8 (compact limited edition only for Japan, 0,45 Mtrs close focus) pancake

Altro giro: il solito Nikkor-H contro un altro f/1.8. Questa volta è il turno della versione -piuttosto rara e ricercata- compatta fatta per il mercato giapponese. In un articolo successivo vi spiegherò cosa lo distingue dagli altri compatti. Si dice che abbia tra l’altro uno schema diverso. Ecco i contendenti:

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Ecco le foto:

H-f2

Nikkor-H f/2

1e8-f2

Ai-s f/2

H-f5e6

Nikkor-H f/5.6

1e8-f5e6

Ai-s f/5.6

H-f16

Nikkor-H f/16

1e8-f16

Ai-s f/16

Che dire? mi sembra siano confermate le considerazione precedenti. Vince ancora il vecchietto. Ora non resta che fare un bel salto verso il nuovo AF-S! Come finirà? In seguito farò un confronto complessivo tra tutti, solo a tutta apertura però! A presto, Giacomo

Nikkor-H 1:2 50mm Vs Nikkor Ai 50mm 1:1.8

La giornata non era delle migliori, ma non ho resistito: ho messo a confronto il mio Nikkor-H 50/2  -delle meraviglie- con il suo successore (come schema, in realtà tra i due ci sono stati l’HC, il K, l’Ai)) Nikkor Ai 50mm 1.1.8. Eccoli qua:

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Come sempre scatti a f/2-f/5.6-f/16. Cavalletto e scatto flessibile. Per il Nikkor f/1.8, esiste un primo scatto nella ghiera dei diaframmi, è lì che dovrebbe trovarsi f/2 ed è lì che l’ho messo. Tuttavia, non credo che sia attendibile per valutare la trasmissione di luce. Ecco i risultati:

H-f2

Nikkor-H f/2

1e8-f2

Nikkor Ai 1.8        f/2

H-5e6

Nikkor-H f/5.6

1e8-f5e6

Nikkor Ai 1.8 f/5.6

H-16

Nikkor-H f/16

1e8-f16

Nikkor Ai 1.8 f/16

Che dire? Il campioncino vince ancora! Ma allora, viene da domandarsi: fu vero progresso il passaggio al f/1.8? Certo, si conferma la migliore resa cromatica del nuovo rispetto al vecchio H, che rimane afflitto da un velo giallo-verdastro (anche se mi pare che Emiliano non sia d’accordo). Mi sembra anche sia migliore il microcontrasto. Per il resto, giudicate voi! Non resta che fare il confronto con le versione successive: vado!